Chi sono

Ho 61 anni, sono nato a Palermo, dove vivo e dove mi sono laureato in Farmacia nel 1990.

Sono anche giornalista pubblicista, e nella duplice veste di “camice bianco” e di cronista mi sono sempre occupato di analizzare i problemi della categoria, di portare avanti i temi dell’innovazione e della sostenibilità del settore e di promuovere l’importanza della professione del farmacista e del suo ruolo sociale all’interno della comunità in cui opera.

Dal 1996 sono titolare e direttore della Farmacia Bonsignore proseguendo la professione di mia madre.

Svolgo attività sindacale da oltre 30 anni.

Ho cominciato nell’Utifar, di cui sono stato delegato regionale e componente del Consiglio nazionale e di cui sono a tutt’oggi vicepresidente nazionale.

Dal 2001 mi dedico all’impegno anche in Federfarma Palermo-Utifarma, di cui sono stato componente del Consiglio direttivo, delegato all’Assemblea nazionale di Federfarma che rappresenta le 19mila farmacie italiane, presidente provinciale dal 2012 (ruolo che ricopro tutt’ora), vicepresidente di Federfarma Sicilia, componente del Consiglio di presidenza di Federfarma nazionale, tesoriere nazionale, presidente del Pgeu (associazione dei farmacisti europei).

Attualmente in Federfarma ricopro il ruolo di segretario nazionale e componente della Giunta esecutiva con delega ai Rapporti con il Parlamento nazionale, con quello Europeo, e delega agli Affari legali.

Negli ultimi anni mi sono particolarmente impegnato per ottenere a tutti i livelli norme capaci di garantire la sostenibilità nel lungo termine del servizio farmaceutico, il pieno riconoscimento e la valorizzazione della professione del farmacista all’interno del Servizio sanitario nazionale, la piena attuazione del modello della “farmacia dei servizi”, l’adattamento della farmacia alle nuove esigenze scaturite dopo la pandemia.

Innumerevoli le iniziative che sostengo, da quella per il controllo dell’aderenza alla terapia nei pazienti cronici fino alla prevenzione dell’antimicrobico-resistenza.

Senza tralasciare le vaccinazioni, gli screening, la telemedicina, le analisi di prima istanza e tutto ciò che può aiutare il Servizio sanitario a implementare le politiche territoriali di prevenzione con il contributo determinante delle farmacie di prossimità.

Il “cittadino al centro della professione del farmacista” e il “farmacista come amico” sono i principi che da sempre porto avanti, da ultimo nelle battaglie contro la vendita sul web di farmaci contraffatti e le campagne di prevenzione dell’alcoolismo e delle tossicodipendenze.

Me ne occupo anche a livello normativo: ad esempio, nel 2005, durante il mio incarico nella Commissione di studio sulle Aziende sanitarie locali per la tutela della salute e l’armonizzazione della legislazione nazionale con quella comunitaria; e adesso nella società consortile Nmvo, di cui sono Consigliere d’amministrazione, che ha lo scopo sociale primario di costituire e gestire il Sistema nazionale di verifica del farmaco, ovvero l’archivio italiano che contiene le informazioni sui codici identificativi inseriti in un Qr code di ogni farmaco prodotto dalle industrie farmaceutiche.

Insomma, il pianeta salute vissuto da dietro il banco è assai più complicato e impegnativo di quanto si possa pensare e avere la responsabilità della tutela sindacale di una categoria che pone al centro l’interesse primario del servizio al cittadino richiede grande esperienza, integrità di valori, sensibilità e attenzione verso le fasce più fragili della società e coerenza nel perseguimento degli obiettivi di interesse generale.co perché mi ripropongo ai farmacisti di Palermo e provincia, ma anche ai cittadini tutti, con il bilancio e i risultati degli ultimi tre anni e con l’impegno, mio e della mia squadra, a proseguire e completare questo percorso.